Punta estrema della provincia di Asti, quasi ai confini con la Liguria, la Langa Astigiana è un territorio di grande fascino per molti aspetti: l’altitudine delle sue colline dove i vigneti pian piano lasciano spazio ai noccioleti, ai pascoli e ai boschi, il clima che risente già della vicinanza del mare e permette di vedere fiorire le ginestre e orchidee rare, i suoi piccoli borghi medievali, le antiche torri di avvistamento innalzate, secondo tradizione, per contrastare le invasioni dei Saraceni. Il tutto attraversato da strade panoramiche e sentieri da percorrere a piedi, in mountanbike o a cavallo.
(testo da: Langa Asti, Astiturismo, Provincia di Asti, Regione Piemonte)
Torri, boschi, vigne e prati caratterizzano le alture, mentre giù nella valle il fiume, a volte lento a volte impetuoso, racconta le sue storie ai pioppi che lo accompagnano. Il paesaggio non è mai identico a se stesso, neppure nella stessa giornata: cambiano le luci, le ombre, i colori, il vento, i profumi. Incastonati in uno scenario naturale di particolare suggestione, sedici paesi formano questo territorio tra Piemonte e Liguria, tra pianura e Appennino, tra Langa e mare. Sono borghi antichi, che in parte hanno conservato strutture urbanistiche medievali, con i loro castelli e la chiostra di torri a dominio delle alte colline, le pievi in pietra arenaria e le ricche parrocchiali barocche, le cantine scavate nel tufo e i ciabot sparsi per le vigne. Ecco la Langa Astigiana, la terra in cui la pietra, il vento e il bosco regnano sovrani.
La Robiola dop di Roccaverano, il Loazzolo Passito e gli altri grandi vini dell’Acquese e dell’Astigiano, il patrimonio artistico e naturalistico, la presenza di impianti sportivi, le fiere e le sagre popolari, le opportunità di acquisto dei prodotti e la presenza di ristoranti di livello nazionale sono solo alcuni dei buoni motivi per una visita.
(testo di GIGI GALLARETO, Langa Astigiana, Comunità Montana Langa Astigiana, 2001)
Poche righe non bastano per descrivere le innumerevoli ricchezze di un territorio, come quello della Langa Astigiana Val Bormida, che per essere apprezzato necessita di essere “vissuto”. Occorre addentrarsi in ognuno dei piccoli borghi medievali dei sedici comuni che ne occupano il territorio, talvolta attraverso porte d’ingresso in pietra e mattoni; visitarne le imponenti chiese, i castelli o quel che ne resta, e le torri; e ancora ammirarne gli splendidi paesaggi mozzafiato. Ma un territorio non si vive fino in fondo se non si gode dei prodotti che offre: e allora come non assaggiare la famosa Robiola di Roccaverano dop, la polenta di mais “otto file”, i dolci a base di nocciola “tonda gentile delle Langhe”, le carni, i salumi, gli ortaggi e naturalmente i pregiati vini delle aziende locali, tra cui la più piccola doc italiana: il “Loazzolo Vendemmia Tardiva”. Se poche righe non bastano a descriverne un territorio, sono però sufficienti a far nascere in ognuno di noi il desiderio di scoprirlo!
(testi da Comunità Montana Langa Astigiana Val Bormida, Provincia di Asti, Assessorato al Turismo)