La Langa Astigiana, soprattutto nella sua parte più montana, corrispondente al versante orografico destro del fiume Bormida di Millesimo, rappresenta  un eccellente e unico esempio di paesaggio culturale derivante dall’interazione tra l’uomo e la natura per più di due millenni.

Questo paesaggio è costituito da un altopiano collinare delimitato e modellato da fiumi e torrenti, dove i centri principali sono collocati nel fondovalle lungo la principale via di comunicazione, mentre l’intero paesaggio è densamente popolato di borghi, cascinali e piccoli insediamenti sulla sommità dei rilievi collinari.

Il paesaggio della Langa Astigiana è la testimonianza eccezionale dello sviluppo e della diversificazione di una agricoltura di sussistenza, molto diversificata e attenta alla microproduzione di una notevole varietà di prodotti (dall’uva alle castagne, dal mais al fieno, dall’allevamento ovicaprino a quello degli animali da cortile) e della produzione di una certa varietà di vini di alta qualità (Loazzolo doc, Alta Langa doc, Brachetto d’Acqui docg, Moscato d’Asti docg. ecc.). E’ caratterizzato dalla frammentazione in migliaia di piccole vigne e appezzamenti privati, risalenti ad una parcellizzazione agraria che ha avuto dal tardo Medioevo ad oggi una fisionomia sostanzialmente inalterata.

L’immagine attuale di questo paesaggio culturale deve molto ai processi di integrazione del XVIII secolo, che rappresentano una ricca forma di stratigrafia storica del periodo preromanico, romanico, medievale, così come alle trasformazioni nel periodo compreso tra il XVI e il XVIII secolo. L’integrità visiva è così articolata da una rete di chiese, pievi, castelli e soprattutto isolate torri di avvistamento, associate a volte a piccoli insediamenti rurali e borghi.

La morfologia del territorio è scandita da ampi versanti debolmente acclivi a esposizione nord-ovest (ove predominano i coltivi quali la vite e il nocciolo), e da versanti più brevi fortemente acclivi dove dominano i boschi. In questo territorio la viticoltura può essere definita “eroica”, in quanto portata avanti dalla tenacia e dalla caparbietà dei contadini abituati a lavorare senza l’ausilio di macchinari.

La natura, in tutti i suoi svariati aspetti, è un’ottima risorsa per la zona, offre potenzialità a diversi livelli: oltre che garantire una migliore qualità della vita ai suoi abitanti, crea possibilità di incremento dei flussi turistici. Collegati uno all’altro da una fitta rete di strade rurali e di sentieri, i piccoli comuni della Langa Astigiana offrono a chi è intenzionato a scoprire le loro attrattive tralasciando la comodità dell’auto, panorami incantevoli.